Fotovoltaico e rinnovabili: il percorso italiano verso l’ecosostenibilità
L’Italia ha obiettivi ambiziosi in materia di energie rinnovabili e le iniziative intraprese renderanno il Paese sempre più green.
La sostenibilità energetica è la sfida del nostro tempo. La transizione dalle fonti fossili a quelle rinnovabili è un processo complesso, ma che necessita di essere affrontato e in tempi brevi.
Molti Paesi, in primis quelli dell’Unione Europea, si stanno impegnando in questa direzione, fissando ambiziosi traguardi di riduzione delle emissioni di CO2 e crescita delle energie rinnovabili per i prossimi anni e tra questi anche l’Italia.
Secondo fonti di ANIE Rinnovabili, solo nel primo semestre del 2021, grazie a fotovoltaico, eolico e idroelettrico sono stati aggiunti 452 MW di potenza installata, facendo registrare un +34% complessivo rispetto allo stesso periodo del 2020.
Una crescita stimolata da un aumento di potenza di tutte le principali fonti di energia rinnovabili:
- +362 MW per il fotovoltaico, che aggiunge +40% di potenza rispetto al 2019/2020;
- +74 MW per l’eolico, che segna una crescita pari a +75% verso il 2020;
- +16 MW per l’idroelettrico; con una flessione però del -59% rispetto ai risultati 2019/2020.
Per quanto riguarda il fotovoltaico hanno contribuito in modo significativo i piccoli e medi impianti con un peso del 35% per gli impianti fino a 10 kW e del 55% per quelli con potenza dai 10 kW a 1 MW. Il restante 10% è costituito da impianti superiori a 1 MW.
Questa nuova potenza va ad accrescere una capacità di produzione elettrica da fonti rinnovabili di circa 116 TWh con una copertura di più di un terzo dei consumi del Paese.
Sole, vento e acqua sono quindi fonti che oggi contribuiscono in maniera significativa alla produzione elettrica italiana, ma potrebbero ricoprire un ruolo ancora più rilevante grazie ad investimenti mirati.
Anche su questo fronte l’Italia sta facendo importanti passi avanti.
Secondo l’indice RECAI, pubblicato con cadenza biennale dalla società di consulenza internazionale EY, che misura quanto una nazione sia attraente in termini di investimenti in energie rinnovabili, l’Italia è salita di due posizioni raggiungendo il 13° posto su una classifica di 40 Paesi; segno di un miglioramento nelle condizioni a favore dello sviluppo di energie rinnovabili.
L’analisi di EY evidenzia, inoltre, come siano stati fondamentali gli importanti stanziamenti previsti dal PNRR: 4 miliardi per aumentare la capacità delle energie da fonti rinnovabili, 1,9 miliardi per il biometano e 3,6 miliardi per l’idrogeno verde, per raggiungere l’obiettivo di 95 GW di capacità installata entro il 2030.
Intraprendere questo percorso significa inoltre, tutelare i cittadini dalle fluttuazioni del costo delle materie prime. Terna avverte, infatti, che, dopo i rincari di fine 2021, anche il 2022 sarà particolarmente oneroso dal punto di vista energetico e nulla esclude la possibilità di nuovi rincari.
Investire nelle energie rinnovabili permette anche di emanciparsi dalla fornitura di gas naturale estera con un risparmio su base annua, di circa 4 volte rispetto a quanto pagato oggi per la materia prima. Per rendere possibile tutto questo è però necessario, avverte Terna, un’ulteriore semplificazione del processo burocratico legato alle nuove installazioni.
Il percorso intrapreso dall’Italia verso un futuro di energia sempre più green rispecchia la vision di sonnen, che da oltre 10 anni promuove l’emancipazione da fonti fossili a favore di un sistema energetico decentralizzato fondato sul fotovoltaico.
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