Come strutturare le comunità energetiche in Italia?
Legambiente e Italia Solare indicano le azioni da intraprendere per lo sviluppo delle comunità energetiche in Italia, in risposta alle proposte di ARERA.
Nel corso dei suoi 10 anni di attività, sonnen ha lanciato sul mercato soluzioni innovative per l’indipendenza energetica in ambito residenziale grazie alle opportunità offerte dal suo sistema di accumulo intellegente.
Tra queste idee rivoluzionarie spicca quella della sonnenCommunity, la comunità energetica che permette ai clienti sonnen di condividere l’energia autoprodotta e di fornire servizi di stabilizzazione di rete.
La sonnenCommunity ha riscosso grande successo in Germania, ma la forma pura di questo modello non è stata applicabile a tutti i mercati a causa di differenze normative.
In questa situazione c’è anche l’Italia, dove sonnen ha comunque proposto diverse offerte e formule per fornire riproporre anche per i clienti italiani tutti i vantaggi del modello tedesco di energy community grazie alla divisione sonnen eServices.
In Italia, però, la situazione normativa si sta evolvendo e sono già stati avviati diversi progetti per l’implementazione di batterie virtuali (VVP) per fornire servizi di stabilizzazione di rete, ai quali sonnen sta partecipando attivamente.
In parallelo, la proposta di ARERA per strutturare le comunità energetiche è stata esaminata da Legambiente e Italia Solare, una delle associazioni che mirano a promuovere l’impiego del fotovoltaico della quale anche sonnen eServices è socia, che hanno pubblicato un documento congiunto con le loro osservazioni.
Da un lato, Legambiente e Italia Solare lodano le opportunità sulle tipologie di configurazioni ammesse, la scelta di non porre limiti di potenza aggregata e la possibilità di avere più produttori diversi nei sistemi di autoconsumo collettivo.
Dall’altro, le due organizzazioni evidenziano la presenza di aree di miglioramento e nello specifico indicano:
- Consumo istantaneo di energia: l’attuale documento di ARERA non valorizza a sufficienza i benefici derivanti dall’autoconsumo istantaneo dell’energia, quali il risparmio sui costi di dispacciamento e di adeguamento delle infrastrutture di distribuzione a seguito della diminuzione della domanda energetica sulle linee ad alta e media tensione;
- Condivisione dell’energia: la proposta di ARERA non riporta la disciplina della condivisione di energia, nonostante il DL 162/2019 lo indichi come diritto nei sistemi di autoconsumo collettivo;
- Regime fiscale: è necessario un coordinamento con l’Agenzia delle Entrate per assicurare l’attuazione della disciplina fiscale legata alle comunità energetiche rinnovabili;
- Attività della comunità: le comunità energetiche possono svolgere attività complementari come il bilanciamento di rete e quindi i prosumer devono poter sfruttare questa possibilità con condizioni semplificate in virtù delle limitate dimensioni della loro aggregazione;
- Misurazione dei dati: Legambiente e Italia Solare propongono che i distributori forniscano contatori 2G per la misurazione dei dati, con la possibilità di impiegare i dati inviati direttamente dal produttore energetico;
- Incentivi: le due organizzazioni ritengono che gli incentivi per le comunità energetiche debbano essere cumulabili, specificando che le tariffe incentivanti debbano essere applicabili sia ai sistemi di accumulo che all’energia istantaneamente condivisa, e validi per impianti in zona agricola;
- Studio di sistema: Legambiente e Italia Solare invitano ARERA ad attivare studi sulle configurazioni di autoconsumo multiplo e sulla loro valorizzazione.
Gli input di Legambiente e Solare Italia offrono preziosi spunti per perfezionare quello che è già uno step molto importante per la transizione energetica verso un futuro dell’energia decentralizzato, pulito e sostenibile.
Lungo questo percorso di sviluppo delle comunità energetiche in Italia, sonnen continua a promuovere l’adozione di impianti fotovoltaici con sistemi di accumulo per incentivare la crescita dei prosumer italiani, proponendo loro soluzioni per raggiungere l’indipendenza energetica.