Efficienza energetica in Europa: il ruolo dell’Italia
I rincari sui prezzi dell’energia hanno creato nei cittadini una sempre maggior consapevolezza e attenzione per le tematiche legate alle fonti d’energia rinnovabili e sull’efficientamento energetico, il che va di pari passo con l’interesse dell’Unione Europea in materia di abbattimento delle emissioni.
L’efficienza energetica in Europa: la situazione a oggi
La strada percorsa in questi ultimi anni lega a doppio filo l’adozione di energie rinnovabili e l’efficientamento energetico: in sintesi, non si punta a ridurre i consumi, bensì a consumare meglio, ricorrendo all’autoproduzione energetica anche a livello residenziale e adottando pratiche e tecnologie che mirano a ridurre gli sprechi di energia, come isolamento termico, strumenti di energy management, sistemi di accumulo fotovoltaico, energy community,…
In particolare, il 2018 è stato l’anno del fotovoltaico per l’Europa, che ha superato quota 100 gigawatt installati, rispetto ai 76 del 2016 e i 51 del 2015; solo nel 2018 sono stati infatti installati oltre 12 gigawatt di impianti (+37% rispetto all’anno precedente), superando ogni previsione dell’Associazione SolarPower Europe e preannunciando anni di ulteriore crescita.
Il pacchetto energia europeo indica obiettivi sia sulla produzione di energia da fonti rinnovabili (32%), sia sull’efficientamento energetico (32,5%), premiando gli Stati membri in grado di raggiungere un risparmio di energia dello 0,8% per ogni anno del decennio 2020-30, ovvero nel periodo tra il primo traguardo intermedio sul percorso di abbattimento delle emissioni e quello finale.
L’efficienza energetica in Italia: un contributo crescente
Come Paese dell’Unione Europea, l’Italia sta dando il proprio contributo sia a livello di imprese che di privati: tra le prime troviamo 857 aziende con certificazione ISO 50001, attestato riconosciuto a livello internazionale sui sistemi di gestione dell’energia, ponendo l’Italia come terzo Paese europeo per numero di riconoscimenti, dietro a Germania e Francia; i privati, invece, contribuiscono attraverso abitazioni ad alta efficienza energetica, con investimenti di 3,7 milioni di euro per interventi di efficientamento e riqualificazione, veicolati dagli incentivi statali e comunitari.
A livello di Regioni, troviamo diverse iniziative: in Liguria EnerSHIFT punta a ridurre i consumi di 3mila famiglie, in Sicilia nuovi finanziamenti per la riqualificazione edifici della PA, in Toscana un bando per l’efficienza energetica degli edifici pubblici.
A livello privato e residenziale, il fotovoltaico con accumulo si presenta come una soluzione in grado di soddisfare sia il bisogno di adottare fonti d’energia rinnovabili, sia l’incremento dell’efficienza energetica: le batterie del sistema di accumulo sono infatti in grado di immagazzinare l’energia generata dai pannelli e non immediatamente consumata, così da autoconsumare totalmente tutta l’energia autoprodotta, facendone uso quando l’impianto non è attivo; tutto il processo è reso ancora più efficiente da sistemi di energy management, che si regolano attorno alle condizioni meteo e alle abitudini di consumo.
Grazie al fotovoltaico con accumulo, l’utente legato alla rete elettrica tradizionale si può evolvere in prosumer energetico, in grado di autoprodurre e consumare elettricità da fonti rinnovabili e che può puntare a raggiungere una completa indipendenza energetica.