GSE: l’Italia nel 2019 ha investito 2,6 miliardi nel green
È stato pubblicato il Rapporto Attività GSE 2019, che evidenzia i risultati dell’impegno italiano nell’adozione di energia pulita e rinnovabile.
La necessità di investire in energia pulita e rinnovabile è da anni una delle priorità dell’Unione Europea e oggi questo impegno è più che mai importante, offrendo la possibilità di creare un sistema economico e sociale più sostenibile e resiliente nel post-coronavirus.
Questo obiettivo è condiviso soprattutto dall’Italia, che è uno degli esempi virtuosi nel continente sul percorso della decarbonizzazione: siamo uno dei Paesi che non solo ha rispettato gli obiettivi di produzione energetica da fonti rinnovabili, ma che ha anche superato la quota imposta dall’UE, coprendo il 18% del fabbisogno nazionale con energia pulita.
A testimonianza dell’impegno italiano è stato presentato il Rapporto Attività GSE 2019, che contiene anche importanti spunti e raccomandazioni legati al particolare momento storico in cui si trova il nostro Paese, ribadendo l’importanza economica, sociale e ambientale di investire sulla transizione energetica.
“Crediamo che la ripresa dopo l’attuale emergenza sanitaria e il dispiegarsi delle azioni necessarie per il raggiungimento degli ambiziosi target del Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima siano tra loro intimamente correlati e sentiamo la responsabilità, ancora più forte, di dover contribuire al meglio delle nostre possibilità, con spirito di totale collaborazione con tutti, in un impegno che non può che essere corale” scrive il Presidente del GSE, Francesco Vetrò, nella prefazione del rapporto.
Alla sua voce si aggiunge quella di Roberto Moneta, Amministratore Delegato del GSE, che ricorda: “Abbiamo attivato 2,6 miliardi di investimenti nell’intero settore green e destinato 14,8 miliardi alla promozione della sostenibilità. Abbiamo supportato oltre 1 milione di progetti per cittadini, imprese e PA, superando, anche nel 2019, il target europeo al 2020 sulle rinnovabili”.
L’impegno alla promozione della sostenibilità, secondo il GSE, è un aspetto cruciale per la decarbonizzazione italiana, perché non devono essere solo le istituzioni a farsi carico del futuro energetico del nostro Paese, ma anche e soprattutto i cittadini, che sperimentano i vantaggi dell’energia pulita e aumentano la domanda di elettricità prodotta da impianti fotovoltaici ed eolici.
Cittadini che possono loro stessi essere protagonisti dell’incremento della produzione di energia pulita installando impianti fotovoltaici residenziali e sistemi di accumulo fotovoltaico, che assieme permettono loro di coprire fino all’80% del fabbisogno elettrico domestico di una famiglia media.
Parte degli investimenti del GSE sono stati indirizzati proprio a incentivare l’adozione di pratiche di autoproduzione e autoconsumo elettrico attraverso bandi e finanziamenti: nel corso del 2019 sono stati erogati incentivi per 549.212 impianti fotovoltaici ammessi ai diversi Conti Energia, per una potenza totale di 17.569 MW e una produzione di energia di 20,6 TWh.
Il GSE supporta anche l’adozione di energie rinnovabili adottando una strategia di assistenza per i cittadini multicanale; particolare attenzione è rivolta ai prosumer energetici, per cui è disponibile un portale dedicato per valorizzarli.
In generale, la generazione di energia da rinnovabili elettriche ha visto un incremento di potenza di 1,2 GW dal 2018 al 2019, con la quota maggiore fornita dagli impianti fotovoltaici (750 MW) che è raddoppiata rispetto al 2018.
In totale gli impianti green installati sono 900mila per una potenza totale di oltre 55mila MW, che permettono una riduzione delle emissioni di CO2 pari a 43 milioni di tonnellate, oltre a 50mila posti di lavoro in attività legate alla sostenibilità energetica.