I tetti degli edifici: un potenziale ancora da sfruttare per il fotovoltaico
Utilizzando anche solo una minima percentuale della superficie dei tetti degli edifici residenziali per installare moduli fotovoltaici si potrebbe incrementare sensibilmente la quota di energia pulita prodotta in Italia.
La transizione energetica deve essere interpretata come un fenomeno che coinvolge tutti noi, non solo nel goderne i benefici, ma anche nel renderla possibile.
Se infatti l’impiego di energia rinnovabile e la conseguente riduzione di emissioni di CO2 contribuiscono a creare un mondo più pulito in cui vivere e a ridurre i costi energetici, questo obiettivo non può essere raggiunto esclusivamente dall’alto tramite l’impegno dei governi e gli accordi internazionali: serve anche il contributo dei cittadini, che possono diventare loro stessi produttori di energia pulita e rinnovabile, aiutando a ridurre la domanda di elettricità, velocizzano la decarbonizzazione e a costruire un futuro sostenibile.
Ciò è reso principalmente possibile dagli impianti fotovoltaici con sistema di accumulo, che possono essere facilmente installati sui tetti degli edifici per produrre energia pulita e accumulare il surplus nelle batterie per utilizzarlo quando i pannelli non stanno producendo, migliorando complessivamente l’efficienza dell’impianto e incrementando la quota di fabbisogno elettrico coperta dall’autoproduzione.
Il ruolo chiave dei pannelli fotovoltaici sui tetti degli edifici è evidenziato dal rapporto A Strategic Plan for Research and Innovation to Relaunch the Italian Photovoltaic Sector, redatto dal centro studi Eurac Research e dal Consiglio Nazionale di Ricerca.
In questo documento vengono analizzate diverse soluzioni per il potenziamento del comparto fotovoltaico in Italia, tra le quali una valutazione delle superfici disponibili per l’installazione di pannelli solari e delle strutture edilizie idonee a questo scopo.
In Italia, la quota di suolo consumato è pari a 7,1%, di cui il 30% è occupata da edifici che potrebbero essere usati per installare pannelli solari e contribuire alla generazione di energia pulita a livello nazionale.
Secondo le stime dei ricercatori, sfruttando anche solo il 2,5% della superficie dei tetti di edifici residenziali si potrebbero installare quasi 90 km2 di moduli fotovoltaici e generare 22,5 TWh all’anno, praticamente raddoppiando il valore ottenuto dal fotovoltaico nel 2020 (25,5 TWh).
Incrementando l’impiego della superficie dei tetti per l’installazione di impianti fotovoltaici il solo comparto residenziale permetterebbe all’Italia di raggiungere l’obiettivo di 73,1 TWh all’anno ben prima del 2030, termine stabilito dal Pniec (Piano nazionale integrato per l’energia e il clima).
L’installazione di impianti fotovoltaici con accumulo sui tetti degli edifici residenziali permette così ai cittadini di sostenere la transizione energetica godendo contemporaneamente di benefici diretti e immediati, come la riduzione dei costi in bolletta.
Per sostenere l’investimento iniziale inoltre i cittadini possono beneficiare di interessanti incentivi: a seconda dei casi si può infatti applicare il Superbonus 110% se l’installazione dell’impianto fotovoltaico è accompagnata da altri interventi di efficientamento energetico trainanti come il cambio caldaia oppure la detrazione con sconto in fattura del 50% se si sceglie di installare solo l’impianto fotovoltaico con accumulo.
Da sempre sonnen sostiene l’autoproduzione fotovoltaica per il comparto residenziale. Scegliendo sonnenBatterie come sistema di accumulo fotovoltaico, abbinata al servizio sonnenFlat 1500, si potrà raggiungere la completa indipendenza energetica: senza alcun canone di abbonamento si potrà accedere a diversi servizi, tra cui un Bonus energetico di 1500 kWh all’anno di componente energia, in cambio della disponibilità dello storage system a stabilizzare la rete elettrica nazionale e un bonus di benvenuto che permette di azzerare anche i costi passanti per i primi 1500 kWh di consumo!