Entro il 2030 il 30% dell’energia italiana sarà pulita e rinnovabile
Il Piano Nazionale Integrato Energia e Clima punta a coprire il 30% del fabbisogno energetico italiano con energie rinnovabili, puntando soprattutto sul fotovoltaico.
Il Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC) ha fissato per l’Italia l’obiettivo di coprire il 30% del fabbisogno energetico nazionale utilizzando fonti rinnovabili entro il 2030: si parla quindi di quasi raddoppiare il 18% raggiunto nel 2018 per tenere il passo con gli ambiziosi traguardi fissati dal Green Deal europeo.
Questo potenziamento delle Fonti Energetiche Rinnovabili (FER) pari a 11,4 milioni di Tep (Tonnellate equivalenti di petrolio) richiederà l’impegno di istituzioni, enti, aziende e cittadini per contribuire ad abbattere i propri consumi attraverso l’efficientamento energetico e adottare soluzioni rinnovabili, come pannelli solari sui tetti degli edifici e veicoli elettrici.
Proprio le FER elettriche giocheranno un ruolo chiave per concretizzare gli obiettivi fissati dal PNIEC: si punta infatti a incrementare la loro quota dal 34% del 2017 al 55% entro il 2030. In particolare, il solare fotovoltaico vedrà una crescita del 155%, passando da 20 a 51 GW di potenza.
In base a questo Piano, il fotovoltaico coprirà quindi il 39% delle FER italiane entro i prossimi dieci anni: la quota restante verrà suddivisa tra pompe di calore (27%), eolico (17%), biometano (7%) e altre fonti (10%).
Questa crescita delle FER elettriche però dovrà essere sostenuta da appositi strumenti e iniziative, quali:
- Aste, registri e contratti a lungo termine per i grandi impianti così da stimolare la competizione e quindi lo sviluppo di tecnologie sempre più performanti e offerte sempre più interessanti;
- Nuove infrastrutture di rete e impianti regionali e, conseguentemente, semplificazioni autorizzative e burocratiche per la loro costruzione;
- Promozione delle comunità energetiche e dell’autoconsumo, e incentivazione dei sistemi di accumulo residenziali;
- Interventi di efficientamento su impianti esistenti attraverso revamping, repowering e monitoraggio delle performance.
Inoltre, nel 2023, molti impianti usciranno dal periodo incentivante, causando un doppio effetto: da una parte si registrerà una diminuzione degli oneri, dall’altra bisognerà mantenere i livelli di produzione energetica già raggiunti.
Sarà quindi cruciale il ruolo dei sistemi d’accumulo, che dovranno sostenere un totale di 10,5 GW prodotti, di cui 6 nei grandi sistemi di accumulo e 4,5 in quelli distribuiti.
In questo scenario si conferma l’impegno di sonnen nel fornire sistemi di accumulo per sostenere la crescita delle FER elettriche, diffondere l’autoconsumo e le comunità energetiche, e in definitiva concretizzare gli obiettivi del PNIEC.