SolarPower, perché l’Europa deve investire nel fotovoltaico
Il rapporto di SolarPower Europa riassume i traguardi già raggiunti nel settore del fotovoltaico, ma indica che ci sono ancora ampi margini di crescita per quanto riguarda le politiche energetiche europee.
L’evoluzione tecnologica degli ultimi anni ha reso il fotovoltaico la fonte di energia rinnovabile più accessibile e si prevede che entro il 2050 sarà quella dominante in Europa, guidando a tutti gli effetti la transizione energetica che stiamo affrontando.
Per sfruttare appieno tutte le potenzialità di questa risorsa, accelerare la decarbonizzazione, promuovere l’innovazione e creare nuovi posti di lavoro green, SolarPower Europe, l’associazione per il clima e l’energia, con oltre 200 membri tra le più importanti realtà del settore (tra cui anche sonnen), ha presentato un rapporto alla Commissione Europea, evidenziando i traguardi già raggiunti e le possibilità che si possono ancora cogliere.
Il rapporto è intitolato The 7 Solar Wonders e riporta queste sette meraviglie, questi sette aspetti chiave dello sviluppo del fotovoltaico in Europa:
1 – Il supporto dei cittadini
Secondo l’indagine European attitudes toward climate change and energy 2018, il solare è la fonte d’energia maggiormente supportata in Europa, con le preferenze dell’89% dei cittadini tedeschi, l’85% di quelli italiani e l’85% di quelli francesi.
Per queste persone, il solare rappresenta la chiave per la transizione energetica europea grazie alla sua versatilità: la possibilità di installare un impianto residenziale per la propria abitazione permette loro di contribuire alla crescita della produzione di energia da fonti rinnovabili e al contempo di diminuire i propri costi energetici.
2 – Il potenziale ancora da sfruttare
Oggi il 5% dell’energia europea è prodotta dal fotovoltaico, ma le stime indicano che entro il 2050 si potrà raggiungere una copertura compresa tra il 36% e il 69%, in base a quanto si riuscirà a concretizzare uno scenario energetico totalmente rinnovabile.
3 – La maggiore accessibilità
Rispetto ad altre tecnologie, quella fotovoltaica è quella che ha maggiormente beneficiato dell’innovazione tecnologica, diventando anche tra quelle più accessibili: sugli impianti di grandi dimensioni è meno costosa rispetto al nucleare o alle fonti fossili e ciò ha portato a un incremento delle installazioni (+36% nel 2018) e a una decrescita del prezzo dell’energia.
4 – Le nuove possibilità di lavoro
La crescita delle installazioni ha portato a un incremento dell’occupazione nel settore: si stima che oggi a ogni TWh prodotto corrispondano 1.100 posti di lavoro ed entro il 2050 se ne creeranno altri 11,8 milioni in tutto il mondo, di cui almeno 1,7 milioni solo in Europa.
5 – L’alta ecosostenibilità
L’energia solare riduce le emissioni di gas serra del 96% rispetto al carbone e del 93% rispetto al gas. La necessità di impiegare materie prime rare o preziose per la realizzazione degli impianti sta progressivamente diminuendo: per esempio, nel settore dell’accumulo fotovoltaico, aziende come sonnen hanno scelto di utilizzare tecnologie che non prevedono l’uso di cobalto.
6 – Il supporto alla rete elettrica
L’impiego di impianti solari residenziali permette di ridurre il carico sull’infrastruttura della rete elettrica tradizionale, diminuendo la necessità di investimenti di potenziamento. L’impiego di sistemi di accumulo, inoltre, aiuta a gestire cali e picchi di tensione, mettendo a disposizione, rispettivamente, l’energia accumulata e la capacità di storage.
7 – L’utilità per tutti i settori
L’energia solare può essere impiegata da tutti i settori produttivi del continente, così che le aziende possano avviare nuovi modelli di business innovativi e ridurre le proprie spese energetiche.
Il rapporto di SolarPower Europe ribadisce la necessità di continuare a investire nel fotovoltaico, per creare preziose opportunità per l’Europa e per l’ambiente.
In questo scenario, sonnen continua a impegnarsi affinché tutti possano soddisfare i propri bisogni energetici attraverso una fonte di energia pulita e decentralizzata.